Titolo Normalizzato: Incontinenza
Altro titolo: Incontinentia
Tipologia: Stampa
Inventore: Hans Holbein il giovane
Incisore: Giovanni Andrea Vavassore
Tecnica: xilografia
Cronologia: 1525
Soggetto:
Collocazione: Collezione privata; altre collocazioni (CNCE 13683)
Fonte: Nel primo recinto e subito fuori dal secondo ci sono anche altre donne, “agghindate come son solite le meretrici” e sono: Incontinenza, Dissolutezza, Insaziabilità e Adulazione. Così è narrato nella Tavola di Cebete, ma nel frontespizio queste personificazioni, di cui se ne indicano solo tre, popolano il secondo recinto.
Queste spiano coloro che hanno ottenuto beni dalla Fortuna e li corrompono con la promessa di una vita piacevole e priva di sofferenze per farli rimanere presso di loro. Quando qualcuno è persuaso trascorre la sua vita con loro finché "passata l'ubriacatura" non si accorge di essere stato ingannato. Avendo perso tutto quello che aveva ricevuto dalla Fortuna è costretto poi a servirle compiendo "ogni sorta di male".
Descrizione
Donna, elegantemente vestita, seguita da un uomo che alza le mani al cielo.
Parole chiave:
Agostini, Giorgia. Dal testo all’immagine: la Tavola di Cebete e la sua iconografia in Italia nel Cinquecento. Tesi magistrale. Università di Pisa, 2019: 13-17; 41- 47; 205-6.
Pesce, Domenico. La Tavola di Cebete. Brescia: Paideia Editrice, 1982: 53-55.
Frontespizio: