Titolo Normalizzato: Salvator Mundi
Tipologia: Marca tipografica
Autore/i:
Cronologia: 1661
Soggetto: Salvator Mundi
Collocazione:
Collocazione bibliografica: Frontespizio della stampa correlata
Descrizione
Il Cristo raggiante è presentato in veste di “Salvator Mundi”, com’è intuibile dal gesto benedicente compiuto dalla mano destra e dalla presenza di un grande globo con la croce sorretto dall’altro braccio. L’apparizione divina avviene alla presenza di quattro putti, due dei quali appaiono distratti o sonnolenti: sono proprio questi ultimi ad appoggiarsi a due scudi sui quali sono rispettivamente raffigurati lo stemma del doge Domenico II Contarini (in carica dal 1659 al 1675; a sinistra) e due “G” intrecciate – le iniziali del defunto editore –, sormontate da una doppia croce latina (a destra).
Soggetti:
Osservazioni
I Guerigli fecero un impiego abituale dell’iconografia del “Salvator Mundi” nelle proprie marche editoriali, presentata secondo alcune varianti più o meno simili a quella ivi discussa (cfr. MAR.TE, http://193.206.215.10/marte/marca.php?m=Marche/466.jpg&i=466, id. 466; MAR.TE, http://193.206.215.10/marte/marca.php?m=Marche/776.jpg&i=776, id. 776).
Osservazioni iconografiche
Lo stato di torpore in cui sembrano versare i due putti induce il ricordo di un’altra iconografia, narrativa questa: la “Resurrezione”.
Internet Archive, https://archive.org/details/bub_gb_LPIjr1yD_3IC/page/n5/mode/2up
MAR.TE, http://193.206.215.10/marte/marca.php?m=Marche/466.jpg&i=466, id. 466
MAR.TE, http://193.206.215.10/marte/marca.php?m=Marche/776.jpg&i=776, id. 776