Libro: Publio Virgilio Marone, Opera in tres tomos divisa (tomus I.) (titolo parziale), Leida/Amsterdam (?), Hakkens-Wolfgang, 1680
Collocazione: Internet Archive
Autore (incisore): Gonzales Appelmans
Iscrizione:
P. VIRGILII / MARONI(S) / OPER(A)
Descrizione:
L’illustrazione precede il frontespizio, costituendosi quindi come l’antiporta del volume. La scena è ambientata all’interno di un edificio che presenta almeno un lato aperto, forse un loggiato: la veduta dell’esterno, introdotta da un’arcata a tutto sesto parzialmente visibile, fa desumere la presenza di un portico, con colonne doriche e soffitto a cassettoni; in secondo piano, si staglia un alto edificio dalla sommità balaustrata. Una figura femminile, verosimilmente la Musa Calliope (?), è colta nell’atto di cingere un busto del poeta – collocato sopra il basamento che accoglie la dicitura trascritta – con l’alloro, al cospetto della dea Minerva inquadrata di profilo e collocata in una posizione sopraelevata; le figure sulla destra, posizionate in corrispondenza della zona dove convergono gli archi, ripetono l’azione compiuta dalla Musa incoronando un busto appoggiato su una mensola. Escludendo Minerva, le figure femminili, Calliope inclusa, sono nove: il dato numerico e la presenza sparsa di oggetti ad esse riconducibili, rendono decisamente plausibile l’identificazione di questo gruppo nelle Muse, anche se il connubio attributo-personaggio non sempre risulta facilmente individuabile. Nella sezione inferiore del folium, sulla destra, il duo chino è composto da Talia (nelle sue vicinanze una maschera comica e una tromba) e Urania (contrassegnata dal globo celeste e dal compasso). Sullo stesso livello, da sinistra, si susseguono: Tersicore (?) (forse da associare alla lira adagiata al basamento), Euterpe (ritratta di profilo col volto oscurato, stringe nella mano un flauto) e Clio (inquadrata di tergo, ai suoi piedi giace una pergamena in parte srotolata). Il gruppo mediano, invece, è così costituito, secondo la nostra ipotesi: la già menzionata Calliope (?), Melpomene (in piedi, ha un aspetto più grave rispetto alle sue sorelle e stringe nella mano sinistra una maschera tragica, nella destra una tromba), Erato (?) (avendo il capo coronato di alloro, ci risulta più sensato ricondurla a una delle Muse ispiratrici della poesia, amorosa in questo caso; l’oggetto associatole risulterebbe essere il violino raffigurato nell’angolo in basso a destra) ed infine Polimnia (l’ultima Musa risulta non solo sprovvista di attributi, ma si presenta come un personaggio a malapena accennato, relegato all’oscurità quasi totale). L’autore del disegno, come si legge dall’iscrizione apposta tra la tromba e il violino, è il fiammingo Gonzales Appelmans (“G. Appelmans Sculp”).
Il volume che include l’illustrazione discussa è il primo di tre che copre l’intera terzina di opere virgiliane: mentre il presente tomo ospita i libri della Bucoliche e delle Georgiche, il secondo e il terzo includono, rispettivamente, la prima e la seconda metà dell’Eneide. Il frontespizio, comune a tutte e tre le pubblicazioni, reca l’iscrizione e la marca editoriale, consistente nell’immagine di un falchetto (???) in volo accompagnato dal motto latino “movendo”, il tutto inscritto entro una cornice ovale ornata da una spirale resa da steli di rose.
Internet Archive, <https://archive.org/details/pvirgiliimaronis01virg/page/n3/mode/2up>
Schede in relazione:
- Pagina: Virgilio, Operum (tomus tertius), Leida/Amsterdam (?), Hakkens-Wolfgang, 1680
- Antiporta: Virgilio, Operum (tomus secundus), Leida/Amsterdam (?), Hakkens-Wolfgang, 1680
- Pagina: Virgilio, Opera in tres tomos divisa (tomus I.), Leida/Amsterdam (?), Hakkens-Wolfgang, 1680
- Pagina: Virgilio, Opera in tres tomos divisa (tomus I.), Leida/Amsterdam (?), Hakkens-Wolfgang, 1680
- Pagina: Virgilio, Operum (tomus secundus), Leida/Amsterdam (?), Hakkens-Wolfgang, 1680