Sirena coronata, bicaudata, che tiene le due code alzate con le mani (la destra in alto, la sinistra in basso). La figura è accompagnata dai motti in greco.
La sirena è “animale chimerico assai usato nell’arme e si rappresenta fino all’ombelico col corpo di giovine donna ed il resto terminante in pesce. È simbolo di beltà fallace e lusinghiera”. Particolari anche i motti in greco che accompagnano la figura: la sirena dal dolce canto non colpisce, anzi stimola quanti si avventurano per il gran mare del sapere, anche senza farsi legare e senza otturarsi le orecchie, come fece Ulisse per non lasciarsi adescare dal loro canto.
Osservazioni iconografiche
La sirena qui non appare piu come la maliarda adescatrice che porta alla rovina con le sue seduzioni, ma si propone invece come una presenza stimolante e ispiratrice, simbolo di quella forza travolgente e ispiratrice che guida gli uomini alla conquista del sapere.
Marca editoriale EDIT 16 CNCM 1435 http://edit16.iccu.sbn.it/web_iccu/imain.htm;
Prospetto titolo EDIT 16 CNCE 47172 http://edit16.iccu.sbn.it/web_iccu/imain.htm;
Marianna Iafelice, Marche dei tipografi e degli editori del XVII secolo (Milano-Venezia), p. 277
http://www.bibliotecaprovinciale.foggia.it/capitanata/2006/2006pdf/2006_19_245-278_Iafelice.pdf;
Google Libri: Anna Rinaldi, Le Seicentine della Biblioteca del Centro Studi Vichiani, p. 17; https://books.google.it
